Nel settore moto italiano un prodotto su 4 venduto online è un falso.

Il dato emerge da un’indagine, promossa da Confindustria ANCMA e INDICAM su un campione di undici aziende del settore due ruote  – motocicli, biciclette e componentistica – : sono stati monitorati contenuti illeciti per contraffazione di marchi e design su quindici marketplace e su tre motori di ricerca.

La contraffazione online

E’ certamente un risultato focalizzato su un determinato settore merceologico ma è indicativo del fenomeno della contraffazione che desta preoccupazione, soprattutto a livello di tutela nel commercio online. In generale il giro d’affari della contraffazione in Italia è di poco meno di 12 miliardi e mezzo di euro, con un danno alle imprese di 935 milioni e all’erario di oltre 10 miliardi.

Da dove provengono i siti illeciti?

Lo studio ha permesso di mappare la contraffazione online a livello globale, attraverso un’analisi delle aree geografiche di provenienza dei contenuti illeciti, delle dinamiche e della persistenza temporale del fenomeno.

L’analisi per area geografica evidenzia, ad esempio, che il maggior volume di aste illecite previene dall’Indonesia (più di 30 mila inserzioni rilevate), seguita dall’Italia (> 20.000), da Taiwan (15.000) e dalla Cina (>10 mila), mentre, tra i mercati “emergenti” si afferma il Brasile, con oltre 5.000 inserzioni.

Frequente l’incidenza l’incidenza di contenuti illeciti, con evidenti violazioni della proprietà intellettuale; sconcertante la situazione all’interno delle piattaforme dell’e-commerce, dove addirittura un’inserzione su quattro (25,3%) è risultata illecita, ma con punte che arrivano al 32% sull’indonesiana Tokopedia e, addirittura, al 56% sulla taiwanese Shopee. 

Il trend del commercio online è destinato a crescere: entro il 2025 si prevede che il valore delle vendite online salirà a 7,2 trilioni di dollari, pari al 24,5% delle vendite totali al dettaglio, rispetto al 17,8% del 2020 (stime OCSE-EUIPO sui sequestri di merci contraffatte)

Truffe online

Ma come è possibile ingannare così facilmente tanti consumatori?

Lo studio ha mostrato la tipologia “volatile” dei siti che veicolano merce in violazione dei titoli di proprietà intellettuale: il 90% dei domini analizzati ha meno di sei mesi di vita; dopo due mesi dal monitoraggio, il 60% di quei siti web è stato rimosso.

I siti vengono ‘hackerati’ con l’inserimento di annunci civetta che rimandano in modo automatico a siti compromessi. Spesso, inoltre, gli annunci pubblicati su siti illeciti sono tra loro molto simili o addirittura identici, elemento ulteriormente ingannevole per il consumatore.

D’altro canto sono sempre più efficaci gli strumenti di brand protection, che consentono di monitorare, rilevare e rimuovere i contenuti illeciti presenti sulla rete: le aziende che li utilizzano riducono sensibilmente, fino ad azzerare, la presenza di prodotti contraffatti su portali e siti internet, a tutela quindi dei loro marchi.

L’assistenza di Assoutenti Emilia Romagna

Assoutenti Emilia Romagna attraverso il suo progetto Cambiapasso offre ai cittadini la propria assistenza per riconoscere casi di potenziale truffa o per gestire le conseguenze di una truffa già subita. Se hai bisogno del nostro aiuto chiamaci allo 051 0828436 o scrivici a sportello@cambiapasso.it oppure utilizza il form a fondo pagina. Se lo preferisci puoi rivolgerti direttamente a una delle nostre sedi.

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